Siti archeologici della Sicilia centro-meridionale: valorizzazine e promozione del patrimonio archeologico e creazione di nuovi flussi turistici
Partendo dal cammino della “Magna Via Francigena” (percorso di origine Medievale che dal 2017 collega nuovamente Palermo ad Agrigento, attraversato, in tempi pre-covid, da oltre 1500 camminatori l’anno) questo contributo vuole analizzare un nuovo flusso turistico ad impatto inquinante, basato sui pellegrini e dedicato alle aree archeologiche della Sicilia Centro-Occidentale, e presentare le linee generali di un progetto che intende sviluppare forme di turismo sostenibili incanalando la grande quantità di camminatori che percorrono la Magna Via, persone che si spostano a piedi o in bicicletta, anche in direzione delle aree archeologiche. Il progetto vuole mettere in comunicazione diretta la Magna Via e le aree d’interesse archeologico adiacenti sia fisicamente (tramite la creazione di appositi sentieri), sia in maniera interattiva (attraverso da digitalizzazione del patrimonio).
Utilizzando i moderni software per la produzione e modellazione 3D, l’obiettivo finale sarà la creazione di un parco archeologico multimediale, capace di mettere in connessione il patrimonio archeologico dell’entroterra Siciliano Centro-Occidentale con le città costiere di Palermo e Agrigento anche attraverso la Magna Via. In questa prima fase del progetto si prenderanno in considerazione le numerose aree archeologiche sparse sui territori di Milena, Campofranco e Sutera (CL), in parte chiuse al pubblico per ragioni di sicurezza strutturale. È stato già creato un apposito portale GIS entro il quale risultano mappate tutte le singole evidenze archeologiche presenti nell’area in questione. Questo strumento ha permesso uno studio preliminare del territorio, dandoci la possibilità di analizzare le dinamiche insediative umane durante la Preistoria e di monitorare con precisione le condizioni dei suddetti contesti. La creazione del GIS ha rappresento dunque un passaggio fondamentale, utile all’individuazione dei contesti archeologici da selezionare, e delle zone che geomorfologicamente sono adatte per la costituzione di percorsi percorribili a piedi o in bicicletta.
La successiva digitalizzazione dei contesti archeologici rientra tra gli obiettivi di un progetto il cui scopo ultimo è la creazione di una rete capace di riunire i vari siti archeologici, i comuni e gli enti, allo scopo di riqualificare il patrimonio attualmente abbandonato, per favorirne valorizzazione, promozione e fruizione. Considerando inoltre che la maggior parte delle aree archeologiche selezionate si ritrovano immerse entro paesaggi naturali immutati e protetti, riteniamo che quest’ultimo binomio possa rappresentare una risorsa straordinaria per un territorio economicamente depresso, e che grazie al proprio patrimonio naturale e archeologico ha la possibilità di rilanciarsi.