CHAIN 2025

Call for Papers

CHAIN 2025

Call for Papers

Landscapes and Ecology of Culture.
Between Humanity and Nature

26-29 November (University of Catania)


Organized by PhD in Science of Cultural Heritage and Production, University of Catania

Organizzato dal dottorato in Scienze per il Patrimonio e la Produzione Culturale

Università degli Studi di Catania

EN. Landscapes and Ecology of Culture

Landscapes and Ecology of Culture. Between Humanity and Nature.
Catania, 26-29 November 2025

The landscape is defined by the Cultural Heritage Code as a “territory expressive of identity, whose character derives from the action of natural and human factors and their interrelations.” Since the 1970s, its cultural value has been recognised as a unique combination reflecting the historical, social, and artistic transformations of a community (UNESCO 1972). More than a physical space, it is a cultural and symbolic construct, a perceived heritage narrating the connection between past and present (Sauer 1925), identity and memory (Nora 1984), reality and imagination (Schama 1995). It is a dynamic and stratified palimpsest shaped by daily activities rather than extraordinary events (Brinckerhoff Jackson 1996). Thus, everyday spaces, such as streets, buildings, and neighbourhoods, reflect the cultural practices of communities (Id. 1984). From a divergent perspective, the landscape serves as an arena where power relations are naturalised, becoming integral to the perception and social organisation of space (Mitchell 1994).

As an inner place represented through figurative and performing arts, literature, and analogue and digital media, the landscape is not merely what we see, but how the world is perceived and represented (Cosgrove 1984).

Being formed by the action of natural and anthropic factors and their interrelations, today more than ever, there is a need to address the ecological question, which centres on their balance. Since the mid-20th century, the growing pressure on the environment caused by climate changes and the intensive exploitation of natural resources has brought ecological issues to the forefront (Meadows et al. 1972). In this context, ecology not only emerges as a key discipline to analyse and understand the interactions between natural elements, human activities, and cultural processes, but also invites us to rethink a new cultural paradigm (Steward 1955).

The necessity to recover alternative cultural models – such as the Mediterranean one (Cassano 1996; Morin 1999; Matvejevic 2004) – to challenge the dominant economic vision, and the development of new aesthetic, geographic, and ecological categories in abandoned or marginal spaces returned to nature (Clément 2004), represent challenges that cultural heritage stakeholders cannot avoid.

Thus, there is a need to rethink landscapes and territories in light of a renewed cultural paradigm, aiming to recognise them not only as heritage to be preserved but also as tools for fostering identity, sustainability, and meaningful bonds between communities and their surroundings.


Objectives

Through theoretical contributions and case studies, CHAIN 2025 aims to:


Conference Themes

The fourth edition of CHAIN intends to initiate a dialogue among cultural stakeholders, both private and public, by addressing the following thematic lines:


General Information

The call is open to young cultural heritage stakeholders, such as PhD students, researchers, museum staff, cultural associations, etc.
The conference will take place in person at the Department of Humanities, University of Catania, with the possibility of remote participation. Contributions can be presented as oral presentations or posters.
Each presenter will have a maximum of 20 minutes for their presentation. The conference languages are English and Italian.
Posters will be displayed in a dedicated area and will be the subject of a dedicated session.
To encourage dialogue and participation, we strongly suggest presenting contributions in English. The text of PowerPoint presentations must be in English.
Abstracts (title, three keywords, max. 300 words, in Italian or English) must be submitted by 27 March 2025, along with a brief bibliography, to the email address: segreteria@chain-conference.com. Please indicate whether you intend to participate with an oral presentation or a poster. The abstract must be accompanied by a short bio of each speaker and co-author in English (max. 200 words per author). Acceptance will be communicated via email.

A registration fee is required to participate in the conference and for the publication of proceedings as follows:
- Each speaker (and co-author) attending in person must pay a fee of €40;
- Remote participation requires a registration fee of €30;
- For each co-author not attending the conference in person, a fee of €10 is required.
Details on registration and payment methods will be communicated after the acceptance of submissions.

Updates, schedules, and information on mobility and accommodation will be provided via email, the CHAIN website (www.chain-conference.com), and social media channels (Facebook, LinkedIn).


CHAIN 2025 BOARD


CHAIN 2025 TEAM

IT. Landscapes and Ecology of Culture

Landscapes and Ecology of Culture. Between Humanity and Nature.
Catania, 26-29 novembre 2025

Il paesaggio, come definito dal Codice dei Beni Culturali, è «territorio espressivo di identità, il cui carattere deriva dall’azione di fattori naturali, umani e dalle loro interrelazioni» e già a partire dagli anni ‘70 ne è stato riconosciuto il valore culturale in quanto combinazione unica che rispecchia le trasformazioni storiche, sociali e artistiche di una comunità (UNESCO 1972). Non solo spazio fisico, esso è anche un costrutto culturale e simbolico, un patrimonio percepito che narra il legame tra passato e presente (Sauer 1925), tra identità e memoria (Nora 1984), tra realtà e immaginazione (Schama 1995), un palinsesto dinamico e stratificato, modellato da attività quotidiane più che da eventi straordinari (Brinckerhoff Jackson 1996). In questo modo, gli spazi quotidiani, come strade, edifici e quartieri, riflettono le pratiche culturali delle comunità (Id. 1984). In una prospettiva divergente, il paesaggio si configura quale campo in cui le relazioni di potere vengono naturalizzate, diventando parte integrante della percezione e dell’organizzazione sociale dello spazio (Mitchell 1994).

Ancora, come luogo interiore dalle arti figurative e performative, dalla letteratura e i media analogici e digitali, questo non è semplicemente ciò che vediamo, ma il modo in cui il mondo viene percepito e rappresentato (Cosgrove 1984).

Essendo, dunque, il paesaggio costituito dall’azione di fattori naturali, antropici e dalle loro interrelazioni, è forte oggi più che mai l’esigenza di confrontarsi anche con la questione ecologica che pone al centro il loro equilibrio. Già dalla metà del secolo scorso, la crescente pressione sull’ambiente generata delle trasformazioni climatiche e dello sfruttamento intensivo delle risorse naturali, ha posto i temi ecologici al centro del dibattito (Meadows et al. 1972). In questo contesto, l’ecologia non solo emerge come disciplina chiave per analizzare e comprendere le interazioni tra elementi naturali, attività umane e processi culturali, ma invita a ripensare un nuovo paradigma culturale (Steward 1955). 

La necessità di recuperare modelli culturali alternativi – come quello mediterraneo (Cassano 1996; Morin 1999; Matvejevic 2004) – per sfidare la visione economica dominante; lo sviluppo di nuove categorie estetiche, geografiche ed ecologiche in quegli spazi abbandonati o marginali, restituiti alla natura (Clément 2004), rappresentano delle sfide a cui gli operatori del patrimonio culturale non possono sottrarsi.

Emerge, dunque, la necessità di ripensare il paesaggio alla luce di un rinnovato paradigma culturale, con l’obiettivo di valorizzarlo non solo come patrimonio da preservare, ma anche come strumento per promuovere identità, sostenibilità e connessioni profonde tra le comunità e i loro luoghi.


Obiettivi

Attraverso contributi teorici e casi studio, CHAIN 2025 mira a:


Temi del convegno

La quarta edizione di CHAIN intende avviare una riflessione che sia dialogo e confronto fra gli operatori culturali, privati e pubblici, declinando il discorso secondo quattro linee tematiche:


Informazioni generali

La call è aperta a giovani operatori del patrimonio culturale, come dottorande, dottorandi, ricercatrici, ricercatori, personale di istituzioni museali, associazioni culturali, ecc.
Il convegno si terrà in presenza presso il Dipartimento di Scienze Umanistiche dell’Università di Catania, con la possibilità di collegamento da remoto. Verranno accettati contributi in forma di presentazione o poster.
Per le presentazioni ogni relatrice e relatore avrà a disposizione un massimo di 20 minuti. Le lingue del convegno sono l’inglese e l’italiano.
I poster saranno esposti in uno spazio adibito e saranno oggetto di una sessione dedicata.
Per favorire il dialogo e la partecipazione, suggeriamo vivamente di presentare contributi in inglese. Il testo delle presentazioni ppt dovrà essere obbligatoriamente in lingua inglese.
È possibile inviare il proprio abstract nella lingua scelta per l’intervento (titolo, 3 parole chiave, max. 300 parole, in italiano o in inglese), entro il 27.03.2025, e una bibliografia essenziale all’indirizzo e- mail: segreteria@chain-conference.com. Indicare se si intende partecipare con una presentazione orale o con un poster. L’abstract deve essere corredato da una breve bio di ciascuno speaker e co-autore o co-autrice in inglese (max. 200 parole per autore). L’accettazione verrà comunicata tramite mail.

È richiesta una quota di iscrizione per partecipare al convegno e per la pubblicazione degli atti secondo le seguenti modalità:
- Ogni speaker (e co-autore o co-autrice) che partecipa in presenza è tenuto a corrispondere la quota di 40€;
- Per partecipare da remoto è prevista una quota di iscrizione di 30€;
- Per ogni co-autore, che NON partecipi alla conferenza in presenza, si richiede una quota di iscrizione di 10€.
Le modalità di registrazione e pagamento saranno comunicate dopo l’accettazione delle proposte pervenute.

Aggiornamenti, programmazioni e indicazioni su mobilità e alloggi saranno fornite tramite email, sul sito di CHAIN (www.chain-conference.com) e sui canali social (Facebook, LinkedIn).


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