Il principio di stabilitas loci come nuovo modello di sostenibilità museale: il caso studio dell'ex stabilimento Florio di Favignana nell'ambito del progetto IDEHA

Istituto di Scienze del Patrimonio Culturale del CNR - Department of Business and Law, University of Siena (Italy)

For Licia Cutroni (CNR), Giuseppe Cacciaguerra (CNR), Maria Pia Maraghini (Unisi)

Il tema della cultural sustainability che unisce il concetto di sostenibilità ai settori della conservazione e promozione dell’Heritage, come fattore rilevante in una prospettiva di lungo periodo è di strettissima attualità. Uno dei problemi sostanziali che tormentano le organizzazioni del settore, tra cui la rete del sistema museale, è la capacità di sopravvivere alle varie pressioni esercitate dall’esterno, sia di carattere economico, sociale che ambientale, preservando l’efficacia dell’azione di perseguimento della propria mission culturale. Occorre pertanto ripensare alla cultural sustainability con un approccio basato sull’integrated thinking. Sulla base di questo approccio, la ricerca intende applicare il principio della Stabilitas Loci, pietra miliare della Regola benedettina, al complesso museale dell’ex Stabilimento Florio di Favignana, caso studio del progetto PON Innovazioni per l'elaborazione dei dati nel settore del Patrimonio Culturale-IDEHA” nell’ottica di fornire nuovi spunti utili per una rilettura dell'organizzazione e dei processi di cultural management, interpretando la pragmaticità che caratterizza le relazioni tra il patrimonio culturale e gli elementi tangibili e intangibili della collettività e del territorio dove è ubicato il bene. 


In termini operativi, la ricerca si articola su due punti cardine che fanno leva sulla capacità della Stabilitas Loci di generare valore condiviso: 1) la necessità di attivare un processo di condivisione delle idee e di partecipazione della popolazione locale, in quanto elemento fondante di una comunità che vuole aumentare la propria attrattività ed il proprio grado di benessere; 2) lo sviluppo di un modello di business in cui sia previsto il coinvolgimento di diversi attori: il soggetto pubblico, il soggetto privato, e l’organizzazione civile. Ciò allo scopo di evidenziare come il valore condiviso sia di fondamentale importanza per riuscire a superare il problema dei sistemi museali, ovvero quello della loro duplice funzione di conservazione e di valorizzazione, evitando così di dover scegliere se assegnare maggior importanza al valore economico o al valore sociale.